Ritorna alla pagina iniziale   anno V - numero 1 - maggio 2006 Ritorna alla pagina del sommario





Un manifesto del 1946
dell’Unione Donne Italiane di Parma

Da sessanta anni il voto alle donne

Sessanta anni fa,
il 2 giugno 1946,
in Italia ci sono state
le elezioni politiche.
Quel giorno,
anche le donne italiane
hanno potuto votare
per la prima volta;
Le elezioni politiche
del 2 giugno 1946 sono state
un avvenimento molto importante
per la storia dell’Italia.

Per molti anni, in Italia,
le persone non avevano potuto
votare liberamente.
Infatti c’erano state la guerra,
la dittatura fascista,
l’occupazione dei nazisti tedeschi
e la Resistenza dei partigiani.
Nel 1946, in Italia c’era ancora
il re, Umberto II di Savoia.

Il 2 giugno 1946
le donne italiane
e gli uomini italiani hanno votato
per scegliere la forma dello stato,
tra monarchia e repubblica.
La monarchia è una forma
di governo che ha a capo il re.
La repubblica
è una forma di governo
che ha a capo i rappresentanti
eletti da tutti i cittadini.

Il 2 giugno 1946 tutti gli italiani
e tutte le italiane
hanno votato
anche per eleggere
l’Assemblea Costituente.

L’Assemblea Costituente
era un insieme di persone
che dovevano scrivere
la Costituzione, cioè la legge
fondamentale dello stato italiano.
Abbiamo parlato
della Costituzione italiana
nella prima pagina
di questo numero di dueparole.

Fino al 1946 le donne italiane
avevano potuto votare
solo per eleggere i rappresentanti
delle amministrazioni comunali.
Ma grazie a una nuova legge,
il 2 giugno 1946,
per la prima volta le donne italiane
hanno potuto votare, cioè
hanno fatto scelte che riguardavano
il governo dello Stato italiano.

Palmiro Togliatti e
Alcide De Gasperi
sono i due uomini politici
che hanno presentato insieme
la legge per il diritto di voto
alle donne italiane.
Palmiro Togliatti apparteneva al PCI,
Partito Comunista Italiano.
Alcide De Gasperi apparteneva alla DC,
Democrazia Cristiana.

Con questa nuova legge le donne
hanno conquistato il diritto
di votare e anche di essere votate.
Così finalmente le donne hanno potuto
partecipare alla vita politica.
Quando tutti i cittadini di uno Stato,
uomini e donne,
hanno il diritto di votare
si dice che in quello Stato
c’è il suffragio universale.

Il 2 giugno 1946 hanno votato
più di dodici milioni di donne.
Molte donne avevano partecipato
anche alla campagna elettorale.
La campagna elettorale
è il periodo
che precede le elezioni.
Durante questo periodo, le persone
che vogliono essere elette
spiegano le loro idee
e i loro progetti.

Durante la campagna elettorale
del 1946 uomini e donne
andavano in giro nelle strade
e nelle piazze delle città
e dei paesi a parlare alla gente.
Per la prima volta le donne
potevano esprimere le loro opinioni
ed essere ascoltate.

Alle elezioni del 2 giugno 1946
le donne italiane
e gli uomini italiani
hanno scelto la Repubblica.
Perciò ancora oggi,
il 2 giugno di ogni anno,
noi festeggiamo la nascita
della Repubblica italiana.

Il 2 giugno 1946 le donne italiane
e gli uomini italiani hanno eletto
anche i rappresentanti
dell’Assemblea Costituente.
Nell’Assemblea Costituente
sono state elette 556 persone:
21 di queste persone erano donne.
Cinque di queste donne sono entrate
a far parte della Commissione
che doveva scrivere la Costituzione.
Queste donne hanno dato
un contributo molto prezioso
per la nascita della Costituzione.
Infatti la Costituzione italiana
riconosce gli stessi doveri
e gli stessi diritti
agli uomini e alle donne,
nella vita e nel lavoro.
La Costituzione riconosce anche
la parità tra marito e moglie:
per esempio, marito e moglie
possono scegliere insieme
come educare i loro figli.


 
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