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L’assemblea del Senato
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Il 29 aprile 2004
i deputati e i senatori
del Parlamento italiano
hanno approvato una nuova legge.
La nuova legge si chiama legge Gasparri
perché prende il nome
dal ministro delle Comunicazioni,
Maurizio Gasparri.
La legge Gasparri regola il sistema
delle comunicazioni della radio
e della televisione.
Secondo questa legge
il sistema delle comunicazioni
si deve basare
su due principi fondamentali:
la libertà di opinione e il pluralismo
dei mezzi d’informazione.
Infatti la Costituzione italiana
garantisce la libertà di opinione
a tutti i cittadini italiani.
Libertà di opinione significa
che tutti i cittadini hanno il diritto
di avere e di esprimere
le loro opinioni personali.
Pluralismo dei mezzi d’informazione
significa che i cittadini
devono ricevere le informazioni
da molte fonti diverse,
cioè da più persone,
attraverso la radio, la televisione
e i giornali.
In questo modo i cittadini possono
ricevere informazioni da persone
che hanno opinioni diverse.
Possono valutare la differenza
tra le opinioni diverse
e possono farsi un’opinione personale
su ogni problema.
Per garantire la libertà di opinione
e il pluralismo
dei mezzi di informazione,
la legge Gasparri stabilisce
alcuni limiti. Per esempio
le persone che preparano i programmi
della radio e della televisione
non possono preparare
più di un certo numero
di trasmissioni.
In questo modo molte persone diverse
possono preparare i programmi
della radio e della televisione.
Oggi, in Italia ci sono
molte trasmissioni della Rai
e molte trasmissioni di Mediaset.
La Rai e Mediaset possiedono
tre canali ciascuna.
Però la legge Gasparri
non modifica la situazione attuale
per chi possiede e gestisce
le trasmissioni della radio
e della televisione.
Proprio per correggere
questa situazione, nel dicembre 2003,
il Presidente della Repubblica,
Carlo Azeglio Ciampi
non ha firmato la legge Gasparri.
Infatti ha richiesto ai deputati e ai senatori
del Parlamento italiano
di fare alcune modifiche al testo
della legge Gasparri.
Tra gennaio e aprile 2004,
i deputati e i senatori
del Parlamento italiano
hanno esaminato
di nuovo la legge.
Hanno fatto alcune modifiche
e, infine, hanno approvato
la legge Gasparri
nel maggio 2004.
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