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Un bambino che lavora
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I bambini che lavorano in Italia | |
In Italia, molti bambini
che hanno 11, 12, 13 o 14 anni
lavorano. Secondo l’Istat,
Istituto nazionale di Statistica,
i bambini che lavorano
sono circa 144 mila.
Secondo il sindacato,
cioè l’organizzazione che difende
i diritti dei lavoratori,
il numero dei bambini
che lavorano in Italia
è più alto.
Secondo la legge italiana,
i bambini che hanno meno di 15 anni
non devono lavorare.
Perciò il lavoro dei bambini
tra gli 11, 12, 13 o 14 anni
è illegale, cioè contrario
alla legge italiana.
I bambini che lavorano
fanno diversi lavori: lavorano
soprattutto nei settori del commercio,
dell’artigianato, dell’edilizia
oppure lavorano per piccole imprese.
Non lavorano, invece,
per le grandi industrie.
Tra i bambini che lavorano
ci sono anche
molti bambini immigrati. Per esempio,
a Roma, ci sono molti bambini cinesi
che lavorano nei ristoranti
dei loro genitori. A Firenze
molti bambini aiutano i genitori
a fare le borse.
Molti bambini dei Paesi
dell’Europa dell’Est, come
la Romania o la Jugoslavia,
accompagnano i genitori
a chiedere l’elemosina per le strade.
Alcuni bambini dei Paesi africani,
come il Marocco o la Tunisia,
lavorano come operai nei cantieri.
Tutti questi bambini
lavorano per diversi motivi.
Alcuni lavorano per aiutare
i loro genitori che sono poveri.
Oppure lavorano
perché non vogliono andare a scuola.
In questi casi i bambini lavorano
perché non sono bravi a scuola,
non vanno d’accordo con gli insegnanti
e smettono di frequentare la scuola.
In altri casi, alcuni bambini
lavorano per guadagnare
i soldi necessari per poter comprare
oggetti costosi
come il telefono cellulare oppure
magliette e pantaloni alla moda.
Fino a oggi i provvedimenti
dei responsabili del governo
non sono riusciti a far diminuire
il numero dei bambini che lavorano.
Secondo il sindacato,
i responsabili del governo
devono impegnarsi di più
per ridurre il numero
dei bambini che lavorano.
Per esempio, devono aumentare
i controlli per scoprire e punire
i datori di lavoro che fanno lavorare
illegalmente i bambini.
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