Una sede dell'Alitalia a Roma
|
|
|
L’accordo tra i lavoratori
e i dirigenti dell’Alitalia | |
Nel mese di settembre 2004,
i dirigenti e i lavoratori
della società Alitalia
hanno fatto un accordo
per salvare la società dal fallimento.
Una società dichiara fallimento
quando nella sua amministrazione
le perdite superano i profitti.
Una società che dichiara fallimento
finisce la sua attività, e i lavoratori
perdono il posto di lavoro.
I dirigenti
e i lavoratori dell’Alitalia,
con i ministri del governo italiano,
hanno lavorato per evitare
il fallimento dell’Alitalia.
I dirigenti hanno fatto
un piano industriale, cioè hanno fatto
un nuovo progetto per amministrare
la società. Con questo progetto
i dirigenti vogliono:
- risparmiare molti soldi;
- sostenere la concorrenza delle altre
società di trasporto aereo;
- riportare l’Alitalia
ai buoni risultati degli anni passati.
I rappresentanti dei lavoratori
hanno accettato alcuni sacrifici
per i lavoratori.
Hanno concordato
con i dirigenti dell’Alitalia:
- di ridurre i posti di lavoro;
- di aumentare il numero delle ore
di lavoro senza aumento di stipendio;
- di aumentare la quantità di lavoro;
- di eliminare alcuni vantaggi.
I lavoratori hanno ottenuto così
alcune garanzie: i ministri
del governo aiuteranno i lavoratori
che perdono il lavoro; i lavoratori
potranno andare in pensione
prima della scadenza; i lavoratori
che vogliono lasciare il lavoro
avranno alcune agevolazioni.
Dopo l’accordo tra i dirigenti
dell’Alitalia e i rappresentanti
dei lavoratori, i ministri italiani
si sono impegnati ad aiutare
economicamente l’Alitalia.
Inoltre i ministri si sono impegnati
a vendere a proprietari privati
una parte delle azioni della società,
che ora sono di proprietà dello Stato.
|