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I rappresentanti di molti paesi
del mondo hanno deciso
di dedicare un giorno dell’anno
al Giorno della memoria.
Nel Giorno della memoria
i cittadini di molti paesi del mondo
vogliono ricordare tutte le persone
uccise dai tedeschi
durante la seconda guerra mondiale.
Durante la seconda guerra mondiale
i tedeschi hanno perseguitato
milioni di persone, soprattutto ebree,
cioè li hanno privati
di tutti i loro diritti.
Poi le hanno arrestate e rinchiuse
nei campi di concentramento.
Nei campi di concentramento
gli ebrei erano prigionieri,
lavoravano molto, avevano poco cibo
e soffrivano il freddo. Molti ebrei
morivano di fame e di freddo.
Nei campi di concentramento
i tedeschi uccidevano molti prigionieri
nelle camere a gas, cioè in camere
piene di gas velenosi. L’obiettivo
dei tedeschi era lo sterminio,
cioè l’uccisione di tutti gli ebrei.
Il più grande campo di concentramento
era ad Auschwitz, in Polonia.
Il 27 gennaio 1945 i soldati
dell’esercito russo sono arrivati
ad Auschwitz e hanno liberato
i prigionieri che erano ancora vivi.
Per ricordare questi fatti successi
durante la seconda guerra mondiale,
gli ebrei usano la parola Shoah.
Shoah è una parola ebraica
che significa “distruzione”.
Gli italiani ricordano la Shoah
nel Giorno della memoria,
il 27 gennaio di ogni anno.
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