Alcuni immigrati clandestini salvati dalla Marina Militare Italiana
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Gli immigrati clandestini | |
Negli ultimi mesi molti stranieri
entrano in Italia come clandestini,
cioè in modo illegale.
Per entrare in Italia in modo legale,
gli stranieri devono presentare
il passaporto, cioè il documento
che certifica la loro identità,
ai poliziotti italiani
che stanno alle frontiere.
Alcuni stranieri devono avere
sul passaporto il permesso
d’ingresso in Italia.
Gli stranieri extracomunitari
che vengono da paesi molto poveri,
esterni all’Unione Europea,
per cercare lavoro in Italia
devono avere anche
il permesso di soggiorno.
Possono avere questo permesso
gli stranieri che hanno già trovato
un lavoro fisso in Italia.
Invece i clandestini entrano in Italia
senza il controllo dei poliziotti
e senza permesso.
Infatti, i clandestini entrano
di nascosto nel territorio italiano,
violano la legge,
e vivono in Italia illegalmente.
Per entrare in Italia illegalmente,
i clandestini pagano molti soldi
alle persone che li portano.
I loro viaggi sono molto pericolosi.
Molti clandestini
partono dalle coste dell’Africa,
attraversano il mare Mediterraneo
e arrivano in Sicilia
o in altre isole vicine alla Sicilia.
Viaggiano su navi molto vecchie
e rovinate, o su barche piccole
non attrezzate per viaggi lunghi.
Spesso le navi o le barche
si rompono e affondano;
i clandestini naufragano,
cioè cadono a mare e muoiono.
Oppure i clandestini soffrono molto
per altre ragioni: sulla barche
ci sono troppe persone,
non c’è né cibo né acqua.
Il viaggio è lungo e difficile,
fa freddo, i marinai non sono esperti.
Così vicino alle coste italiane
spesso arrivano barche
piene di clandestini
in pessime condizioni di salute.
Spesso i poliziotti italiani
salvano i clandestini dalla morte,
li curano, li accolgono
in centri speciali e, spesso,
li rimandano nei loro paesi.
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