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Con la nuova legge
il Ministro del Lavoro
e delle Politiche sociali
ha introdotto nuovi tipi di contratti.
I principali tipi
di nuovi contratti sono tre.
Con il contratto di lavoro a chiamata
un datore di lavoro può chiamare
a lavorare un lavoratore
quando ha molto lavoro.
Quando il lavoro finisce,
il lavoratore deve
rimanere disponibile
per quel datore di lavoro
per il tempo stabilito nel contratto,
senza accettare altri lavori.
Perciò il datore di lavoro
deve pagare al lavoratore
una somma di denaro per compensare
la disponibilità del lavoratore.
Quando il datore di lavoro
non ha più bisogno del lavoratore,
finisce il rapporto di lavoro
tra datore di lavoro e lavoratore.
Con il contratto di lavoro ripartito
un datore di lavoro può fare
un solo contratto
per lo stesso lavoro
a due lavoratori.
In questo modo i due lavoratori
si dividono il lavoro a metà.
Con il contratto
di somministrazione di manodopera
le agenzie specializzate per il lavoro
possono fare contratti
a tempo indeterminato,
cioè in modo stabile, a lavoratori
con o senza specializzazione
e per farli lavorare nelle imprese.
Quando c’è molto lavoro, oppure
servono lavoratori specializzati,
i dirigenti delle imprese
possono rivolgersi a queste agenzie
e richiedere questi lavoratori
per determinati periodi.
Però i lavoratori continuano
ad avere il loro contratto di lavoro
con le agenzie.
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